Di specie di lavanda ce ne sono tante, ma principalmente di possono suddividere in quattro categorie: Lavandula Angustifolia (detta anche L. Officinalis), Lavandula Intermedia (detta anche Lavandino), Lavandula Stoechas e Lavandula Latifolia (detta anche L. Spica). Le più diffuse sono sicuramente la L. Angustifolia e il Lavandino, che spesso vengono confuse tra loro, ma possiedono sostanziali differenze.
La Lavandula Intermedia è una pianta di grandi dimensioni, sterile, ottenuta dall’incrocio tra Lavandula Officinalis e Lavandula Latifolia per andare incontro ai grandi quantitativi di olio essenziale richiesti soprattutto dall’industria profumiera, in quanto offre spighe molto più lunghe, ben ramificate con infiorescenze molto più grandi e con un profumo molto intenso (ma canforato, usato nei profumi o nei detergenti).
La Lavandula Angustifolia è una pianta di piccole/medie dimensioni, che produce seme. Ha un profumo molto delicato e viene usata in campo farmaceutico e in erboristeria. Le sue infiorescenze sono molto piccole e gli steli non sono ramificati.

Nel giardino di Silvia capita spesso che nascano nuove piantine di L. Angustifolia anche nei posti più inaspettati, come dentro ai secchi di sabbia o tra le crepe della pavimentazione del cortile. Se volete evitare questo, vi basterà tagliare i fiori dopo la completa fioritura oppure scegliere delle piante sterili, come il Lavandino. Tuttavia, volendo, sappiate che anche dalle piante sterili si possono ottenere nuove piante, identiche alla madre, per talea in estate.
Silvia ama comprare le sue piante da vivaisti specializzati che le sappiano indicare le caratteristiche peculiari di ogni pianta. All’inizio aveva delle piante che facevano fiori profumatissimi, ma non riusciva ad usarli per fare delle composizioni floreali perché seccandosi perdevano il colore e i fiorellini cadevano in terra; quindi ha richiesto ai vivaisti delle piante che mantenessero un bel colore, anche se a scapito del profumo. Solo dopo diversi anni di tentativi ed errori ha scoperto che esistono varietà, come ad esempio la Hidcote Blue, che mantengono il loro bel colore blu intenso anche quando sono secche e, se le spighe vengono raccolte presto, quando i fiorellini non sono ancora sbocciati, rimangono belle compatte nel tempo.
Ogni lavanda ha il suo profumo, ma quello che tutti conosciamo meglio, essendo usato in molti prodotti cosmetici o detergenti per la casa, è quello delle piante di L. Intermedia ed è molto intenso. La L. Officinalis, invece, ha un profumo molto più delicato e prezioso non solo per i suoi composti chimici, che ne fanno un vero e proprio farmaco, ma anche perché a parità di peso di infiorescenze la sua resa in olio essenziale è molto, molto inferiore. Silvia ama quello dell’Angustifolia Alba, una varietà di lavanda dal fiore bianco; purtroppo però, il suo profumo è il più incostante nel suo giardino, e in alcune annate è quasi nullo.
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