Quando raccogliere la lavanda

Qual è il periodo ideale per raccogliere la lavanda? Questa è una domanda cruciale ma la risposta non è facile; bisogna sapere che il momento giusto può variare a seconda della specie e dell’utilizzo che vogliamo farne.

Se desideriamo spighe per composizioni floreali, ad esempio, tagliamo le spighe quando il primo fiore è sbocciato e gli altri sono ancora chiusi. Se vogliamo ottenere dell’olio essenziale, invece, possiamo attendere fino alla completa sfioritura per la Lavandula Intermedia, o alla comparsa del primo seme per le Angustifolie, poiché i composti pregiati e le proprietà chimico-fisiche aumentano fino alla completa fioritura, poi rimangono costanti. Nel giardino di Silvia il rispetto per il lavoro degli insetti è tale che i fiori vengono tagliati solo all’abbandono delle api.

Per avere dei fiori profumatissimi, per farne dei pot-pourri o dei sacchettini per gli armadi, l’ideale è cercare le varietà più profumate (come ad esempio la L. Grosso), ma dobbiamo sapere che le piante aromatiche hanno un tempo balsamico, cioè un periodo ristretto in cui nelle piante vi è la massima concentrazione di principi attivi; questo dipende da una mirabile convergenza di fattori come l’età della pianta, l’altitudine, la fase lunare, la composizione del terreno, quanto caldo ha fatto mentre stava fiorendo e quanta pioggia c’è stata in primavera. Queste variabili fanno sì che ogni anno il risultato sia differente.

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